Drug checking results

A16-064

martedì, 1 Agosto 2017

Da analisi con RAMAN Spectroscopy il campione risulta

INCONCLUSIVE

Da analisi con GC-MS il campione risulta contenere

paracetamolo,  caffeina, clorfenamina, amantadina

Il composto in oggetto non risulta contenere stupefacenti, ma un mix di farmaci. Paracetamolo e caffeina sono spesso usati come adulteranti dell’eroina: la caffeina è in grado di potenziare l’azione di antidolorifico svolta dal paracetamolo e rende la sostanza più facile da “far scivolare” sulla stagnola.

Gli altri due composti, clorfenamina e amantadina, risultano essere farmaci impiegati rispettivamente il primo per il trattamento delle allergie (antistaminico) ed il secondo per il trattamento di virus ed influenze (tipo A), morbo di Parkinson e sclerosi multipla

La clorfenamina è spesso commercializzata in associazione al paracetamolo (Zerinol C.M.) e al destrometorfano (calmante della tosse).

Utilizzare farmaci senza il consulto di un medico può essere pericoloso; utilizzare mix di farmaci senza una precisa prescrizione terapeutica porta a conseguenze inaspettate e può essere molto pericoloso.

PARACETAMOLO

Il paracetamolo è il principio attivo della Tachipirina e dei farmaci che in genere vengono prescritti per febbre e dolori.

Effetti:  il paracetamolo non ha effetti psicoattivi. E’ un antipiretico (fa scendere la febbre) ed un antidolorifico (analgesico non oppioide).

Effetti avversi: il paracetamolo è uno degli antidolorifici più utilizzati, anche in conseguenza del fatto dei suoi scarsi effetti collaterali. Tuttavia dosi superiori a quattro grammi di sostanza al giorno (riferito ad un adulto del peso di 80 kg o più) sono considerate pericolose per la salute, con una tossicità che si rivolge verso il fegato con effetti potenzialmente fatali.

CAFFEINA

La caffeina è un alcaloide presente nei chicchi del caffè, nelle foglie di tè e di mate, nelle noci di cola, nei semi di guaranà, nelle bevande a base di cola, nel caffè, nelle bevande energetiche; può presentarsi in forma di compresse di caffeina o di polvere di caffeina pura (sintetica).

Effetti: La caffeina rende vigili, velocizza il battito cardiaco, innalza temporaneamente le prestazioni intellettuali. In dosaggi elevati (da 300 a 600 mg = circa 8 tazze di caffè) provoca euforia. Gli effetti cominciano dopo 10-60 minuti e durano per circa 2-3 ore.

La caffeina toglie liquidi al corpo (disidratazione). Nel caso di dosaggi molto alti si possono avere sudorazioni abbondanti, palpitazioni, frequenti stimoli all’orinazione, aritmia cardiaca, gravi disturbi delle capacità percettive, tremore, nervosismo e problemi del sonno. Nel caso di assunzione duratura e regolare di caffeina può insorgere dipendenza con conseguenti sintomi di astinenza: mal di testa, nervosismo, stanchezza, vomito, problemi di concentrazione e di tipo motorio. Inoltre, il tasso di acidità del caffè favorisce a lungo termine la formazione di ulcere gastriche. Il consumo prolungato di caffeina e contemporaneamente di analgesici può causare gravi danni ai reni e pericolose complicazioni

SAFER USE

Se non c’è la possibilità di analizzare la sostanza, prenderne ½ dose (1/4 per i cartoni) , aspettare 2 ore e valutare gli effetti.

Riflettere attentamente se è davvero necessario assumere successive dosi.

Ricordarsi di bere bibite analcoliche (l’alcol disidrata, non idrata!!!), di fare di tanto in tanto delle pause all’aria fresca e riposarsi dalle danze

Se si sniffa non utilizzare banconote e/o pippotti in comune (rischio epatiti e altre malattie/infezioni)… meglio un pezzo di carta pulito!!! Usare un “pippotto per una riga” e sciacquare le narici prima e dopo di sniffare

Se si usa sostanze per via iniettiva, utilizzare materiale sterile. Mai condividere siringhe e fiale!

Se è la prima volta che si prova una sostanza, prendere informazioni su di essa prima di assumerla

 

Fonti delle informazioni:

Wikipedia; ASL TO4