Drug checking results

A16-032

giovedì, 6 Ottobre 2016

Da analisi con RAMAN Spectroscopy il campione risulta

INCONCLUSIVE         

Da analisi con GC-MS il campione risulta contenere

2.5% amfetamina

2% paracetamolo

3.5% caffeina

difenidramina

L’anfetamina viene spesso adulterata (tagliata) con la caffeina Il mix delle due sostanze provoca  un forte aumento  di due mediatori chimici cerebrali, la dopamina e la noradrenalina, questa combinazione è neurotossica ( danni al cervello) provoca una intensa disidratazione,  aumento della temperatura e mette sotto pressione il sistema cardiovascolare (tachicardia, disidratazione, agitazione, diminuzione dell’appetito, nervosismo, insonnia ecc.).

Il paracetamolo è un farmaco utilizzato come antipiretico (riduce la febbre) e come alleviatore dei sintomi influenzali.

La difenidramina è un farmaco antistaminico, in genere usato per allergie topiche e per eruzioni cutanee. E’ inoltre un broncodilatatore, cioè consente una migliore respirazione.

ANFETAMINA

Comunemente conosciuta come “Speed”, l’anfetamina può presentarsi sotto forma di polvere o pasta di colore bianco, giallo o rosa;  più raramente più raramente si presenta sotto forma di compresse (pasticche)

Effetti: L’anfetamina incrementa la produzione di noradrenalina, uno stimolante prodotto dall’organismo, e di dopamina; la sostanza provoca un aumento della temperatura corporea, riduce la percezione della fame e della fatica e provoca una diminuzione della soglia del dolore. Assumendo anfetamina ci si sente euforici, aumenta la voglia di parlare e  si verifica un aumento dell’attività e della propensione a prendere dei rischi.

L’anfetamina inizia a far effetto da  da 2 a 10 minuti dopo l’assunzione se sniffata, mentre se ingerita può impiegare da 30 a 45 minuti. La durata degli effetti varia da 6 a 12 ore.

Il down della sostanza può provocare un forte bisogno di dormire, fame, stati depressivi, irritabilità ecc..

Va considerato che gli effetti dell’anfetamina dipendono sempre da : fattori e caratteristiche personali, quali le condizioni fisiche e psichiche, che possono variare da persona a persona, la quantità assunta, i mix con farmaci, altre droghe e/o alcool ed infine dipendono dalla tolleranza che la persona sviluppa alla sostanza (assunzioni frequenti aumentano la tolleranza)

Effetti avversi dell’anfetamina possono essere: tremolio, agitazione, nausea, accelerazione del ritmo cardiaco e tachicardia, insonnia, mal di testa, nervosismo, irritabilità, perdita dell’appetito, comportamenti aggressivi (soprattutto se in combinazione con l’alcol). Ad alti dosaggi l’anfetamina può causare allucinazioni, arresto circolatorio, attacchi cerebrali, arresto cardiaco, epatico, dei reni e perdita di coscienza con possibile coma. Un effetto avverso dell’anfetamina può essere l’innalzamento della temperatura corporea (fino a 41 gradi) che può causare ipertermia maligna e disidratazione e condurre al decesso. L’uso abituale può causare carenze di calcio, con conseguenti problemi ossei e dentali, depressione, uno stato di agitazione permanente (ma anche stanchezza), insonnia, problemi circolatori, ansia e paranoia, fino alla psicosi. Tra gli altri disturbi si citano ipertensione, perdita di peso, infiammazioni della pelle, mal di stomaco, problemi al fegato e ai reni e crampi diffusi. Sniffare provoca inoltre danni alle mucose nasali, buccali e l’ingestione danneggia le mucose dello stomaco. Il consumo cronico di anfetamina favorisce l’insorgere di emorragie e attacchi cerebrali con possibili paralisi

Effetti collaterali:Un pericolo spesso sottovalutato è quello dell’aumento della temperatura corporea fino ai 41 gradi centigradi, con conseguenze spesso mortali dovute al surriscaldamento (ipertermia) e alla disidratazione del corpo. Il down della sostanza può provocare un forte bisogno di dormire, fame, stati depressivi, irritabilità ecc..

Dosaggi: le concentrazioni variano fortemente e rendono un dosaggio preciso difficile (la concentrazione media di anfetamine si aggira tra l’8 e il 50% al massimo). Quantità superiori a 25 mg di anfetamine aumentano gli effetti negativi (la dose massima è di 50 mg)

 Rischi a lungo termine: Si può verificare rapidamente una forte dipendenza. Il consumo abituale di speed porta spesso a carenze (di calcio, con il conseguente insorgere di problemi ossei e dentali), senza dimenticare problemi quali la depressione. Un consumo intenso può altresì causare uno stato di agitazione permanente (ma anche stanchezza), insonnia, problemi circolatori, ansia e paranoia, fino alla psicosi. Tra gli altri disturbi si citano ipertensione, perdita di peso, infiammazioni della pelle, mal di stomaco, problemi al fegato e ai reni e crampi diffusi. Sniffare provoca inoltre danni alle mucose nasali, buccali e l’ingestione danneggia le mucose dello stomaco. Il consumo cronico di speed favorisce l’insorgere di emorragie e attacchi cerebrali con possibili paralisi

PARACETAMOLO

Il paracetamolo è il principio attivo della Tachipirina e dei farmaci che in genere vengono prescritti per febbre e dolori.

Effetti:  il paracetamolo non ha effetti psicoattivi. E’ un antipiretico (fa scendere la febbre) ed un antidolorifico (analgesico non oppioide).

Effetti avversi: il paracetamolo è uno degli antidolorifici più utilizzati, anche in conseguenza del fatto dei suoi scarsi effetti collaterali. Tuttavia dosi superiori a quattro grammi di sostanza al giorno (riferito ad un adulto del peso di 80 kg o più) sono considerate pericolose per la salute, con una tossicità che si rivolge verso il fegato con effetti potenzialmente fatali.

CAFFEINA

La caffeina è un alcaloide presente nei chicchi del caffè, nelle foglie di tè e di mate, nelle noci di cola, nei semi di guaranà, nelle bevande a base di cola, nel caffè, nelle bevande energetiche; può presentarsi in forma di compresse di caffeina o di polvere di caffeina pura (sintetica).

Effetti: La caffeina rende vigili, velocizza il battito cardiaco, innalza temporaneamente le prestazioni intellettuali. In dosaggi elevati (da 300 a 600 mg = circa 8 tazze di caffè) provoca euforia. Gli effetti cominciano dopo 10-60 minuti e durano per circa 2-3 ore.

La caffeina toglie liquidi al corpo (disidratazione). Nel caso di dosaggi molto alti si possono avere sudorazioni abbondanti, palpitazioni, frequenti stimoli all’orinazione, aritmia cardiaca, gravi disturbi delle capacità percettive, tremore, nervosismo e problemi del sonno. Nel caso di assunzione duratura e regolare di caffeina può insorgere dipendenza con conseguenti sintomi di astinenza: mal di testa, nervosismo, stanchezza, vomito, problemi di concentrazione e di tipo motorio. Inoltre, il tasso di acidità del caffè favorisce a lungo termine la formazione di ulcere gastriche. Il consumo prolungato di caffeina e contemporaneamente di analgesici può causare gravi danni ai reni e pericolose complicazioni

DIFENIDRAMINA

La dinfenidramina è un farmaco antistaminico che ha azione bronco dilatante, spasmolitica e antisecretiva. Viene utilizzato come trattamento per le dermatiti e le reazioni allergiche, per ridurre manifestazioni come prurito ed edema.

Effetti:  la difenidramina non ha effetti psicoattivi.

Effetti avversi: gli effetti collaterali più frequenti  sono sedazione, sonnolenza, astenia, facile affaticabilità, difficoltà della coordinazione motoria, vertigini, ronzii auricolari, visione indistinta, diplopia. Sono inoltre frequenti, per gli effetti anticolinergici del prodotto, secchezza delle fauci, del naso, stipsi difficoltà ad urinare, ritenzione urinaria, riduzione ed ispessimento delle secrezioni bronchiali accompagnate da respiro difficoltoso e senso di oppressione toracica. La comparsa di disturbi epigastrici, anoressia, nausea, vomito e diarrea, può essere evitata somministrando il prodotto dopo i pasti.

Con l’impiego degli antistaminici sono tuttavia possibili segni di eccitazione centrale, specialmente nei bambini e nei soggetti predisposti, con la comparsa di euforia, nervosismo, insonnia, tremori, e, ad alte dosi, convulsioni.

SAFER USE

Se non c’è la possibilità di analizzare la sostanza, assumerne un piccolo quantivo e valutarne gli effetti.

Riflettere attentamente se è davvero necessario assumere successive dosi.

Ricordarsi di bere bibite analcoliche (l’alcol disidrata, non idrata!!!), di fare di tanto in tanto delle pause all’aria fresca e riposarsi dalle danze

Se si sniffa non utilizzare banconote e/o pippotti in comune (rischio epatiti e altre malattie/infezioni)… meglio un pezzo di carta pulito!!! Usare un “pippotto per una riga” e sciacquare le narici prima e dopo di sniffare

Se è la prima volta che si prova una sostanza, prendere informazioni su di essa prima di assumerla

Fonti delle informazioni:

danno.ch; Lab57/Infoshock; ASL TO4; Wikipedia