METOXETAMINA (3-MeO-2’-Oxo-PCE)

martedì, 1 Agosto 2017

La Metoxetamina (metossietamina, MXE, metox), è un analogo della Ketamina appartenente alla classe delle arilcicloexilamine; è un dissociativo sintetico appositamente inventato per essere immesso sul mercato nero degli stupefacenti (mimetico della ketamina): diffusosi prima nei nightclubs londinesi, è approdato sul mercato europeo circa nel 2010 (anno in cui la metoxetamina è stata segnalata per la prima volta)

Si presenta generalmente in polvere o cristalli bianchi e viene utilizzata sia sniffata che, in alcuni casi, ingerita. Raramente viene iniettata intramuscolo.

EFFETTI

Gli effetti della metoxetamina dipendono molto dalle quantità assunte.

Essendo un mimetico della ketamina, gli effetti della MXE sono ad essa sovrapponibili, anche se durano di più; alcune persone tuttavia affermano che le due sostanze danno effetti molto diversi. La metoxetamina distorce la percezione della realtà circostante, del tempo e dei sensi in generale, in particolar modo il tatto risulta essere molto alterato (questo in funzione delle sue caratteristiche anestetizzanti, simili alla ketamina); alcune persone riferiscono di essere “sprofondate nell’abisso della mente”. Questa sostanza fa sentire euforici e da’ sensazione di leggerezza e calma, se assunta in piccole dosi; è in grado di far sdoppiare la vista, depersonalizzare, annullare la coscienza e di dare forti allucinazioni visive (vedere il mondo come un quadro cubista), se assunta a dosi elevate (distacco totale dalla realtà ed esperienze di pre-morte anche definite MXE-hole). Alcuni soggetti raccontano di aver avuto sinestesia (percezioni uditive, visive, olfattive e tattili non si riescono più a distinguere), altri di aver vissuto come in un dejà vu, altri di aver avuto i propri sogni potenziati ma i pensieri rallentati, altri ancora di aver rivissuto dei ricordi.

Le allucinazioni date dalla metoxetamina sono sia di natura interna (meno introspettive che gli psichedelici) che esterna, ma meno consistenti e vivide; l’allucinazione più riportata da chi ha usato MXE è vedere ed interagire con amici a fianco a sé ….. che in realtà non sono lì!

Essendo simile alla ketamina, la metoxetamina annulla la percezione del dolore fisico, così come annulla le altre percezioni corporee.

Rispetto alla ketamina la metoxetamina dura 3-4 volte di più ma le esperienze dissociative tra corpo e spirito sono meno intense.

La metoxetamina impiega dai 10 ai 30 minuti per salire, se sniffata, dai 15 ai 30 minuti, se ingerita, dai 2 ai 5 minuti se iniettata. Gli effetti durano tra i 45 minuti e le 6 ore, a seconda del dosaggio assunto, con in genere un picco che varia tra 1-3 ore se ingerita e 1–2 ore se sniffata o iniettata.

EFFETTI AVVERSI

La probabilità che si verifichino effetti avversi aumenta con l’aumentare della dose assunta.

La metoxetamina causa un maggiore bruciore al naso rispetto alla ketamina, se sniffata; incrementa generalmente la sudorazione e il battito cardiaco, causa tachicardia, può provocare nausea, vomito, diarrea, vertigini, atassia, agitazione psicomotoria, confusione mentale (si definisce effetto avverso quando questo non è ricercato). Il movimento e la capacità di comunicare risultano compromessi, non ci si riesce a concentrare e si possono avere dei vuoti di memoria, fino anche a non ricordare di aver assunto la sostanza. La metoxetamina causa una diminuzione della libido ed è alquanto difficile raggiungere un orgasmo; ad alte dosi causa una soppressione del pensiero, dell’ego e depersonalizzazione.

La metoxetamina influisce sulle capacità respiratorie e può causare depressione cardiorespiratoria.

Gli effetti di down possono durare dalle 2 alle 48 ore, in base al dosaggio e dal modo in cui la sostanza è stata assunta (sniffata, ingerita, iniettata).

DOSAGGIO

Non si hanno dati di letteratura che possono documentare in modo corretto i dosaggi, essendo disponibili solo resoconti di chi ha usato metoxetamina.

In genere la prima volta è meglio partire con quantità molto basse di sostanza perchè gli effetti possono dipendere dal peso corporeo, dalla tolleranza, dal metabolismo e dalla sensibilità personale al principio attivo, che sono differenti per ogni individuo.

La metoxetamina comincia a fare effetto ad un dosaggio di 5 mg; una dose leggera può andare da 10 mg a 20 mg se sniffata, da 10 a 25 mg se ingerita; una dose comune va da 20 mg a 35 mg se sniffata, da 25 mg a 45 mg se ingerita; una dose forte va da 35 mg a 60 mg se sniffata e da 45 mg a 70 mg se ingerita. Sopra questi dosaggi, gli effetti della metoxetamina possono essere molto pesanti, con un aumento del rischio di effetti collaterali indesiderati ed il rischio di intossicazione. Generalmente sopra i 60mg se sniffata e 70 mg se ingerita è possibile sperimentare il MXE-hole

RISCHI

Il rischio più frequente dato dall’assunzione di metoxetamina è il provocarsi involontariamente lesioni corporee, dato dal fatto che la sostanza annulla tutte le percezioni e crea una dissociazione tra mente e corpo. Atti consueti come attraversare una strada  o fare il bagno possono diventare estremamente rischiosi sotto effetto di metoxetamina, fino anche a causare il decesso della persona (si viene investiti o si annega, per esempio). Anche bere o vomitare sotto effetto di metoxetamina può essere pericoloso, in quanto i liquidi possono finire nei polmoni, in conseguenza della dissociazione tra mente e corpo.

Non si sa molto rispetto alla potenziale tossicità della metoxetamina, ma sono stati registrati nel tempo diversi accessi in pronto soccorso, sia in Italia che all’estero, per intossicazione causata dalla sostanza. Non esiste un antidoto per l’overdose di metoxetamina

I rischi legati a questa sostanza aumentano quando essa è assunta come fosse ketamina, fino ad arrivare ad un pericoloso crollo della frequenza cardiorespiratoria.

L’uso continuativo di metoxetamina provoca tolleranza: se vengono assunte più dosi consecutivamente è necessario aumentare ogni volta il dosaggio per continuare a sentire gli effetti della sostanza come la volta precedente. La tolleranza alla metoxetamina si somma a quella della ketamina e di altri dissociativi; sono necessari dai 3 ai 7 giorni affinchè si riduca e 1 – 2 settimane affinchè si annulli.

L’uso frequente di metoxetamina danneggia l’apparato urinario, in modo molto più incisivo che l’uso continuativo di ketamina (essendo la metoxetamina più potente…sono più potenti anche i rischi e danni che essa provoca): si percepisce la necessità di urinare frequentemente, si fa fatica a trattenere la pipì e sembra che la vescica sia sempre molto piena; si possono riscontrare tracce di sangue nelle urine e si percepiscono bruciori nella zona pelvica. Pare inoltre che l’uso frequente di metoxetamina causi incontinenza.

La metoxetamina può causare mania (si continua a consumare in modo compulsivo) e dipendenza, principalmente psicologica ma anche fisica.

Essendo una sostanza scarsamente conosciuta nell’ambito dell’uso ricreativo da parte dell’uomo,  non vi sono dati scientifici che possano indicare con certezza rischi e danni di lungo termine della metoxetamina, così come non è conosciuto il quantitativo di sostanza che può essere letale.

ITERAZIONI CON DROGHE E FARMACI

La metoxetamina espone a danni e rischi maggiori nel momento in cui viene utilizzata in combinazione con altre sostanze.

PSICHEDELICI (LSD, mescalina, DMT, NBOMe ecc): aumenta il rischio di bad trip e di effetti collaterali/avversi tipici delle sostanze psichedeliche ed allucinogene.

PCP: i dettagli della combinazione di metoxetamina e non sono ben conosciuti ma in genere portano ad un aumento della neurotossicità delle due sostanze.

STIMOLANTI (cocaina, amfetamina ecc.) e MDMA: la combinazione di metoxetamina con stimolanti può aumentare il rischio di ansia e paranoia, fino ad arrivare a episodi psicotici

DEPRESSORI (benzodiazepine e oppiacei): si potenzia il rilassamento muscolare, la sedazione e l’amnesia portando ad imprevedibili effetti di perdita di conoscenza e coscienza. Aumenta il rischio di vomito mentre si è incoscienti e questo può causare soffocamento

ALCOL: Aumenta il rischio di perdita totale di coscienza e di vomito mentre si è incoscienti; questo può causare soffocamento.

Effetti ed interazioni con droghe e alcol non sono documentati da fonti scientifiche.

LA METOXETAMINA E’ UNA SOSTANZA STUPEFACENTE IL CUI POSSESSO NON E’ CONSENTITO DALLA LEGGE : E’ INSERITA NELLA TABELLA I (c.d. droghe pesanti) DELLA L.309/90 (T.U. STUPEFACENTI)

Fonte delle informazioni:

Psychonautwiki, , TripSit, danno.ch, Wikipedia, InfoJava.it, Dpr 309/1990