MEFEDRONE

venerdì, 10 Gennaio 2020

Il mefedrone (o più correttamente 4-metilmetcatinone ma chiamato gergalmente anche 4MMC, Meow Meow o ‘M-Cat) è una sostanza psicoattiva dall’azione stimolante ed entactogena appartenente alla classe chimica dei catinoni i cui effetti sono assimilabili in parte alla cocaina e in parte alle fenetilamine entactogeniche (MDMA in primis) con le quali condivide, anche se in misura meno intensa, gli effetti. È un derivato semisintetico del principio attivo del khat, una pianta africana da cui si ricava il catinone.

Il mefedrone è anche conosciuto come “meow meow”, “m-cat”, “bubbles”, “miaow”, “meph” e talvolta è spacciato come “sale da bagno”. Si tratta di una sostanza prodotta sinteticamente, strettamente imparentata con la cathina, il principio attivo contenuto nella pianta del khat. La differenza tra il mefedrone e la pianta del khat è paragonabile a quella tra la cocaina e le foglie di coca.

ll mefedrone è sniffato, più raramente fumato, ingerito o iniettato.

EFFETTI

Si presenta come polvere bianca cristallina. Gli effetti del mefedrone non sono per nulla paragonabili a quelli della pianta del khat e sono molto più simili a quelli di altri stimolanti come ad esempio a cocaina o l’amfetamina. Gli effetti del mefedrone sopprimono il senso di stanchezza e di appetito, aumentano il bisogno di muoversi e le prestazioni fisiche, generano stati d’euforia e di grande loquacità, provocano disinibizione e stati di agitazione interiore e d’iperattività. Il mefedrone provoca secchezza della bocca e dilata fortemente le pupille.

Inizio degli effetti: Sniffato da 10 a 20 minuti dopo l’assunzione; ingerito da 30 a 45 minuti.

Durata degli effetti: Dosaggi inferiori ai 30 mg: da 3 a 5 ore; dosaggi più elevati (oltre i 70 mg) fino a 24 ore.

Effetti secondari: Da 2 a 24 ore. 

EFFETTI AVVERSI

Il mefedrone logora il cuore e il sistema circolatorio. Inizialmente gli effetti sembrano piuttosto leggeri e dunque, in caso di assunzioni ripetute, il rischio di sovradosaggio è elevato. Un sovradosaggio può causare palpitazioni al cuore, disturbi gastrici, irrequietezza e disturbi del sonno. Alcuni consumatori lamentano un aumento dello stimolo e difficoltà di minzione (difficoltà a fare pipì) nonché stati depressivi con lo svanire degli effetti. Il mefedrone può contenere numerose impurità e grandi quantità di sostanze di “taglio”, poiché generalmente prodotto in laboratori clandestini.

EFFETTI AVVERSI A LUNGO TERMINE

È possibile sviluppare una dipendenza con sintomi fisici, psichici e «craving». In caso di assunzioni regolari di elevate dosi di mefedrone, i rischi fisici e psichici sono paragonabili a quelli dello speed, della cocaina o della metamfetamina: problemi di concentrazione, memoria a breve termine e disturbi nel linguaggio.

DOSAGGIO

Sniffato 50-70 mg (non superare mai i 300 mg in un’unica occasione!).

RISCHI

Non si sa quasi nulla degli effetti a lungo termine del mefedrone a causa della sua breve storia di utilizzo.  Accanto a questo, l’esatto dosaggio tossico è sconosciuto. Nonostante somiglianze con neurotossine note come metanfetamina e altri derivati ​​del catinone, il mefedrone non sembra produrre effetti neurotossici nel sistema dopaminico dei topi. Si consiglia vivamente di utilizzare pratiche di riduzione del danno quando si utilizza questo farmaco.

Tolleranza e potenziale di dipendenza: come con altri stimolanti, l’uso cronico di mefedrone può essere considerato ad alto potenziale di abuso ed è in grado di causare dipendenza psicologica tra alcuni utenti. Quando la dipendenza si è sviluppata, possono verificarsi voglie ed effetti di astinenza se una persona interrompe improvvisamente il loro utilizzo. La tolleranza a molti degli effetti del mefedrone si sviluppa con un uso prolungato e ripetuto. Ciò comporta che gli utenti debbano somministrare dosi sempre più elevate per ottenere gli stessi effetti. Successivamente, sono necessari circa 3 – 7 giorni per ridurre la tolleranza alla metà e 1 – 2 settimane per tornare al basale (in assenza di ulteriori consumi). Il mefedrone presenta tolleranza crociata con tutti gli stimolanti dopaminergici, il che significa che dopo il consumo di mefedrone tutti gli stimolanti avranno un effetto ridotto.

INTERAZIONI CON DROGHE E FARMACI

Di seguito sono elencate alcune combinazioni pericolose note, ma non è possibile garantirne l’inclusione. La ricerca indipendente dovrebbe sempre essere condotta per garantire che una combinazione di due o più sostanze sia sicura da consumare. Alcune interazioni elencate sono state fornite dal sito TripSit.me.

  • MDMA – Gli effetti neurotossici dell’MDMA possono essere aumentati se associati ad altre anfetamine.
  • Cocaina – Questa combinazione può aumentare la gli effetti cardiotossici.
  • Stimolanti – Il mefedrone può essere potenzialmente pericoloso in combinazione con altri stimolanti in quanto può far aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna a livelli pericolosi.
  • 25x-NBOMe e 25x-NBOH – I membri della famiglia 25x sono altamente stimolanti e mettono il fisico sotto pressione. Le combinazioni con stimolanti dovrebbero essere evitate a causa del rischio di eccessiva stimolazione. Ciò può provocare attacchi di panico, loop di pensiero, convulsioni, aumento della pressione sanguigna, vasocostrizione e insufficienza cardiaca in casi estremi.
  • Alcol – L’alcol può essere pericoloso da combinare con stimolanti a causa del rischio di intossicazione accidentale. Gli stimolanti mascherano gli effetti sedativi dell’alcol, che è il principale fattore che le persone usano per valutare il loro grado di intossicazione. Una volta che lo stimolante svanisce, gli effetti depressivi dell’alcol riemergono, il che può provocare blackout e depressione respiratoria. Se combinato, uno dovrebbe limitarsi rigorosamente a bere solo una certa quantità di alcol all’ora.
  • DXM – Le combinazioni con DXM dovrebbero essere rigorosamente evitate a causa degli effetti di DXM sulla ricaptazione della serotonina e della dopamina. Ciò può causare attacchi di panico, crisi ipertensiva o sindrome serotoninergica.
  • MXE – Le combinazioni con MXE possono aumentare pericolosamente la pressione sanguigna e aumentare il rischio di psicosi.
  • Tramadol – Il Tramadolo abbassa la soglia convulsiva. Le combinazioni con stimolanti possono aumentare ulteriormente questo rischio.

Rischio di sindrome serotoninergica: Le combinazioni con le seguenti sostanze possono causare livelli di serotonina pericolosamente alti. La sindrome serotoninergica richiede cure mediche immediate e può essere fatale se non trattata.

  • MAOI come la ruta siriana, banisteriopsis caapi, 2C-T-7, αMT, fenelzina, selegilina e moclobemide
  • Sostanze che rilasciano serotonina come MDMA, 4-FA, metanfetamina, metilone e αMT
  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
  • Inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) come tramadolo e DXM
  • 5-HTP

IL MEFEDRONE E’ UNA SOSTANZA STUPEFACENTE IL CUI POSSESSO NON E’ CONSENTITO DALLA LEGGE : E’ INSERITA NELLA TABELLA I (c.d. droghe pesanti) DEL DPR 309/1990 (T.U. STUPEFACENTI)

Fonte delle informazioni:

Wikipedia, PsychonautWiki, Danno CH, Dpr 309/1990