Drug checking results

LAB-0015

venerdì, 24 Giugno 2016

Da analisi con test colorimetrico effettuato da LAB57:

GALLIK: verde/marrone non uniforme

MECKE: verde scuro veloce

Il campione viene sottoposto ad analisi con RAMAN Spectroscopy ed il risultato è:

INCONCLUSIVE

Il campione viene analizzato con GC-MS ed il risultato è

MDMA 37%

Precursori MDMA

Il campione è il risultato di un processo di sintesi dell’MDMA non portato correttamente a termine. I precursori presenti nel campione non sono farmacologicamente attivi e non hanno effetti psicoattivi; tuttavia, essendo sostanze il cui uso non è verificato sugli umani, possono essere composti molto pericolosi e causare intossicazioni e/o effetti collaterali imprevisti.

La percentuale di MDMA all’interno del campione è invece psicoattiva ed in grado di produrre gli effetti tipici della sostanza descritti sotto. 

L’MDMA può dare effetti collaterali come tic nervosi agli occhi, contrazioni mascellari (bruxismo, comunemente detto “smandibolamento”) e, se assunto ad alti dosaggi, può dare convulsioni.

In caso di sovradosaggio aumenta notevolmente la temperatura corporea, con rischio di ipertermia, e possono verificarsi allucinazioni.

Nei giorni successivi il consumo di MDMA si possono avere depressione, disturbi del sonno, difficoltà a concentrarsi. IL consumo cronico di MDMA può provocare danni permanenti al cervello.

MDMA

La 3,4-metilenediossimetanfetamina (MDMA), conosciuta come “ecstasy”, è una fenetilamina e più specificamente una metamfetamina dai forti effetti eccitanti ed entactogeni; può presentarsi sotto forma di polvere e/o cristalli dal colore marrone tendente al giallo/arancione ma può anche essere venduta in compresse colorate con loghi e forme particolari (paste, chicche, cale), che in genere contengono altri composti/principi attivi (per esempio una compressa può contenere anche anfetamina).

L’ecstasy agisce sul cervello aumentando l’attività di tre neurotrasmettitori: la serotonina, la dopamina e la norepinefrina. Al pari delle amfetamine, l’ecstasy causa un rilascio dei neurotrasmettitori determinandone un aumento di attività

Effetti: Facendo aumentare la serotonina, (regola l’umore, il sonno, il dolore, le emozioni, l’appetito e altri comportamenti), l’MDMA consente di entrare in sintonia con l’altro stimolando intimità e vicinanza; favorisce inoltre il contatto con se stessi facendo riaffiorare ricordi dell’infanzia o facendo  vedere la vita da un’angolatura diversa, permette di sentirsi leggeri e spensierati, con una diffusa sensazione di benessere fisico. È possibile sentirsi carichi ed eccitati (con aumento del battito cardiaco e del respiro) e nel contempo profondamente rilassati. La percezione visiva e uditiva è alterata, l’appetito scompare. La combinazione dell’MDMA con musica e il ballo favorisce la comunanza con la folla e uno stato euforico.

Gli effetti dell’MDMA compaiono in genere dopo 30-60 minuti, a seconda di cosa si è bevuto o mangiato prima dell’assunzione:l’MDMA può tuttavia impiegare fino a due ore prima di fare effetto! Mentre “sale” si possono provare tensione ed incertezza, sensazioni che spariranno nel momento del pieno effetto della sostanza. Gli effetti durano per 3-5 ore.

Terminati gli effetti possono insorgere effetti secondari: mal di testa, spasmi mascellari, crampi, stanchezza, ansia e depressione. Questi sono dovuti al rilascio di grandi quantità di serotonina che l’ecstasy provoca ed il successivo grosso deficit del neurotrasmettitore, nel momento della “discesa “ della sostanza, causa gli effetti comportamentali negativi elencati.

Dopo una dose media può volerci più di un mese prima che l’equilibrio neurochimico si possa ristabilizzare: è bene lasciar passare almeno 4-6  settimane tra un’assunzione ed un’altra

Effetti collaterali: L’MDMA provoca un aumento della temperatura corporea fino a 40-43°C ed innalzamento della pressione sanguigna; nei giorni successivi l’assunzione possono insorgere depressione, ridotta capacità di concentrazione, insonnia, inappetenza.

L’alterazione dell’equilibrio neurochimico può portare a una sovra-stimolazione delle cellule cerebrali che può provocare problemi psichici. I disturbi della personalità nei consumatori di ecstasy sono frequenti: si passa da momenti d’irascibilità e nervosismo a sintomi più gravi quali depressioni, fobie e manie di persecuzione.

Dosaggi: La dose massima di MDMA è di 1.5 mg per ogni kg del peso corporeo: per esempio per un soggetto di 80 kg, la dose massima è di 120 mg (1.5 mg x 80 kg).  Le compresse possono contenere da 50 a 250 mg di sostanza attiva pura a seconda del tipo di pillola, risultando molto rischiose per l’indeterminatezza della quantità di MDMA: per questo è necessario seguire sempre le regole del “safer use”

Rischi a breve e lungo termine: aumentando la temperatura corporea L’MDMA può portare ad un elevato rischio di  disidratazione e al un colpo di calore (la persona ha la testa arrossata e accaldata, la pelle molto calda, il polso fortemente accelerato, nausea e mal di testa. Va portata in un posto tranquillo e all’aria fresca, stesa ma con la  testa sollevata e non lascata sola. Se la persona è in grado di reagire offrire una bibita vitaminica o minerale ma non alimenti). Dopo ore di ballo estatico senza un sufficiente consumo di bevande analcoliche, può verificarsi un collasso circolatorio con possibile esito letale.

Il consumo di ecstasy può, in casi molto rari, essere all’origine di danni letali agli organi interni. Non si può escludere il rischio di un’insufficienza epatica acuta o cronica e possibili danni ai reni: l’uso di MDMA è fortemente sconsigliato a chi è affetto da patologie renali, epatiche (anche lievi o latenti); un sovradosaggio e il consumo di un mix di droghe e/o alcool può essere all’origine di un’insufficienza cardiaca. Le persone con precedenti episodi di attacchi cardiaci, ipertensioneaneurisma o infartoglaucoma, malattie epatiche o renaliipoglicemia possono essere a rischio maggiore di effetti avversi e danni; l’MDMA è sconsigliata per chi soffre di pressione alta.

Il consumo di ecstasy non causa dipendenza fisica ma c’è il rischio di una dipendenza psichica quando la festa del sabato sera  è l’unico scopo della vita e il solito giro di amici è percepito come una nuova famiglia.  In questa situazione l’individuo farà di tutto per sfuggire alla vita quotidiana,  percepita come “grigia” e “monotona”, Se questa situazione persiste, meglio rivolgersi ad un professionista.

Aumentando l’empatia e la voglia di intimità l’MDMA può far sottovalutare i rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili avendo rapporti non protetti: utilizzare sempre il preservativo!

Interazioni con droghe, alcool, farmaci: L’assunzione di MDMA in concomitanza con gli inibitori della monoamino ossidasi (MAO-I) è pericolosa e potenzialmente letale: l’ayahuasca (DMT) continene MAO-I (armina e armalina)

L’MDMA usato con bevande alcoliche incrementa la disidratazione corporea, con conseguente aumento del rischio di colpo di calore.

L’assunzione di MDMA e Ritonavir (farmaco antiretrovirale inibitore delle proteasi, utilizzato nelle terapie della infezione da HIV) può condurre alla morte; particolare attenzione va fatta nel combinare MDMA e Viagra (sildenafil).

L’assunzione di MDMA con medicinali antibiotici e/o di qualsiasi terapia medico-farmacologica porta all’aumento dei rischi per la salute perchè può avere pericolose interazioni .

A causa del rischio di spasmi cardiaci occorre evitare in modo assoluto l’assunzione di simpaticomimetici (come per esempio cocaina ed amfetamina) o betabloccanti (farmaci quali atenol, betagon, blocadren, carvipress, dilatrend ecc..) dopo il consumo di ecstasy. È molto pericolosa anche l’assunzione successiva all’ecstasy dei medicamenti e di antidepressivi.

PRECURSORI DELL’MDMA

Sono in genere sostanze che vengono utilizzate nella sintesi chimica dell’MDMA (il più noto è il safrolo). Possono essere di svariato tipo e non sempre è possibile determinarne a priori i rischi e gli effetti avversi con precisione. Essendo sostanze i cui effetti sul corpo umano sono perlopiù sconosciuti in letteratura (nessuno usa intenzionalmente i precursori dell’MDMA per sballarsi!) la loro assunzione comporta sempre un RISCHIO ELEVATO.

SAFER USE

Se non c’è la possibilità di analizzare la sostanza, prenderne ½ dose, aspettare 2 ore e valutare gli effetti.

Riflettere attentamente se è davvero necessario assumere successive dosi.

Ricordarsi di bere bibite analcoliche (l’alcol disidrata, non idrata!!!), di fare di tanto in tanto delle pause all’aria fresca e riposarsi dalle danze

Se si sniffa non utilizzare banconote e/o pippotti in comune (rischio epatiti e altre malattie/infezioni)… meglio un pezzo di carta pulito!!! Usare un “pippotto per una riga” e sciacquare le narici prima e dopo di sniffare

Se è la prima volta che si prova una sostanza, prendere informazioni su di essa prima di assumerla

Fonti delle informazioni:

danno.ch; wikipedia; ASL TO4, sostanze.info.