Drug checking results

2019_036

venerdì, 10 Gennaio 2020

Da analisi con RAMAN Spectroscopy il campione risulta 

INCONCLUSIVE

Da analisi con GC-MS il campione risulta contenere

DMT

MEFEDRONE

Le due sostanze sono state identificate in una pastiglia blu ma non è stata possibile una quantificazione. Sebbene sia possibile che il risultato della DMT derivi da una contaminazione del campione prestare molta attenzione alle indicazioni fornite per entrambe le sostanze e alle loro interazioni!!!

DMT

Il DMT (N,N-dimetiltriptammina) e il più potente 5-MeO-DMT (5-metossi-N, N-dimetiltriptammina) sono triptamine psichedeliche naturali (si trovano nelle piante, negli animali, nell’uomo), ma sono spesso di origine sintetica. In combinazione con MAO-inibitori, il DMT è presente nell’ayahuasca e nella changa. Il DMT è fumato o ingerito come ayahuasca. Il 5-MeO-DMT è fumato, sniffato o ingerito. 

Effetti:  Aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco, dilatazione delle pupille. Breve euforia, percezione del tempo fortemente alterata (rallentamento). L’immersione in universi bizzarri, la separazione di corpo e mente, la dissoluzione dell’Io e una sensazione di unione con il mondo sono la regola; esperienze di stati di pre-morte sono pure frequenti. Con il 5-Meo si percepiscono motivi colorati sovrapposti palpitanti. Sembra che le triptamine svolgono un ruolo fondamentale nelle esperienze oniriche e in stati di coscienza inconsueti.

Effetti avversi: la DMT provoca spesso nausea e vomito. Altri effetti collaterali sono: aumento della frequenza cardiaca, leggero acceleramento della respirazione, aumento della pressione sanguigna, dilatazione delle pupille, aumento della salivazione, tremito, agitazione e mal di testa, come pure disturbi motori, sensazioni di leggerezza e fino all’impressione di cadere. Il forte cambiamento di percezione e la dissoluzione dell’identità personale possono essere vissuti in modo traumatico anche dai consumatori più navigati («bad trip»).

Rischi a lungo terminePossibili disturbi permanenti della percezione di sé e della realtà. Eventuali psicosi latenti possono manifestarsi.

SAFER USE

Consuma in un contesto in cui ti senti a tuo agio e con delle persone che hanno già fatto esperienza di DMT. I viaggi psichedelici devono rimanere esperienze straordinarie e non vanno ripetuti più di una volta al mese. Farne un uso troppo frequente attenua gli effetti e aumenta i rischi. 

Rinunciare al consumo se si ha paura dei potenti effetti psichedelici. La paura può scatenare esperienze negative. Non assumere DMT da soli! Sedersi in locale protetto (non durante i party) in compagnia di persone esperte di cui potersi fidare. La prima volta, assumere una dose bassa e non prenderne un’altra! Rinunciare a miscele avventate e sconsiderate. L’assunzione contemporanea di DMT e alcol ne modifica gli effetti e può avere effetti collaterali spiacevoli. Le persone che soffrono di pressione alta, dovrebbero rinunciare al consumo di DMT. Anche se l’ebbrezza è breve, gli effetti secondari possono durare diverse ore (capacità di guida compromessa, ecc.). Fai delle pause fra un consumo e l’altro. Dopo l’assunzione, è importante concedersi tempo e tranquillità per smaltire il trip.

MEFEDRONE

Il mefedrone (o più correttamente 4-metilmetcatinone ma chiamato gergalmente anche 4MMC, Meow Meow o ‘M-Cat) è una sostanza psicoattiva dall’azione stimolante ed entactogena appartenente alla classe chimica dei catinoni i cui effetti sono assimilabili in parte alla cocaina e in parte alle fenetilamine entactogeniche (MDMA in primis) con le quali condivide, anche se in misura meno intensa, gli effetti. È un derivato semisintetico del principio attivo del khat, una pianta africana da cui si ricava il catinone.

Il mefedrone è anche conosciuto come “meow meow”, “m-cat”, “bubbles”, “miaow”, “meph” e talvolta è spacciato come “sale da bagno”. Si tratta di una sostanza prodotta sinteticamente, strettamente imparentata con la cathina, il principio attivo contenuto nella pianta del khat. La differenza tra il mefedrone e la pianta del khat è paragonabile a quella tra la cocaina e le foglie di coca.

Effetti: Si presenta come polvere bianca cristallina. Gli effetti del mefedrone non sono per nulla paragonabili a quelli della pianta del khat e sono molto più simili a quelli di altri stimolanti come ad esempio a cocaina o l’amfetamina. Gli effetti del mefedrone sopprimono il senso di stanchezza e di appetito, aumentano il bisogno di muoversi e le prestazioni fisiche, generano stati d’euforia e di grande loquacità, provocano disinibizione e stati di agitazione interiore e d’iperattività. Il mefedrone provoca secchezza della bocca e dilata fortemente le pupille.

Effetti avversi: Il mefedrone logora il cuore e il sistema circolatorio. Inizialmente gli effetti sembrano piuttosto leggeri e dunque, in caso di assunzioni ripetute, il rischio di sovradosaggio è elevato. Un sovradosaggio può causare palpitazioni al cuore, disturbi gastrici, irrequietezza e disturbi del sonno. Alcuni consumatori lamentano un aumento dello stimolo e difficoltà di minzione (difficoltà a fare pipì) nonché stati depressivi con lo svanire degli effetti. Il mefedrone può contenere numerose impurità e grandi quantità di sostanze di “taglio”, poiché generalmente prodotto in laboratori clandestini.

 

SAFER USE

È possibile sviluppare una dipendenza con sintomi fisici, psichici e «craving» (voglia irresistibile di consumare). In caso di assunzioni regolari di elevate dosi di mefedrone, i rischi fisici e psichici sono paragonabili a quelli dello speed, della cocaina o della metamfetamina: problemi di concentrazione, memoria a breve termine e disturbi nel linguaggio.

Dosare con prudenza e non assumere subito alti quantitativi soprattutto ai primi consumi (max. 50 mg). Il consumo di alcol aumenta gli effetti collaterali e i danni ai reni e al fegato. È importante bere regolarmente acqua o succhi di frutta, ma non in misura eccessiva, poiché l’orinazione può essere faticosa.

Il mefedrone ha un’azione fortemente logorante sull’organismo. Occorre perciò pause regolari fra un consumo e l’altro, e concediti un sufficiente riposo. Un’alimentazione equilibrata e sana, con un sufficiente apporto di vitamine e sali minerali, favorisce il recupero.

In caso di sovradosaggio, il rischio d’ipertermia maligna (colpo di calore) è elevato. Accompagnare subito la persona all’aria aperta usando acqua o ghiaccio per abbassare la temperatura corporea e seguire le raccomandazioni nella sezione “in caso di emergenza”.

 

Fonti delle informazioni:
Wikipedia, Psyconaut wiki, danno.ch; Lab57; ASL TO4